Giovedì sera, nella splendida cornice della SUPSI, abbiamo festeggiato i 5 anni dei 2R Talks.
Cinque anni di incontri, di ricerca condivisa, di confronto tra fisioterapisti, ergoterapisti e professionisti della riabilitazione.
Cinque anni in cui la curiosità e la voglia di crescere insieme ci hanno permesso di costruire una vera comunità scientifica e clinica.

È stata una serata ricca di stimoli e di emozioni, con un pubblico numeroso e attento, a conferma che c’è sempre più voglia di dialogo tra scienza, pratica clinica e divulgazione.

Abbiamo avuto il piacere di ascoltare due interventi che hanno lasciato il segno:
🔹 Il Prof. Marco Barbero (SUPSI) ci ha fatto rivivere la nascita dei 2R Talks, nati come un journal club moderno e interattivo, capace di unire il rigore della ricerca alla concretezza del lavoro sul campo.
🔹 Christian Bernasconi, biologo e divulgatore scientifico della RSI, ci ha portati nel mondo della comunicazione scientifica, ricordandoci quanto sia importante basarsi su fonti affidabili e dati verificabili, in un’epoca segnata da disinformazione e superficialità.

Entrambi hanno toccato un punto comune: la necessità di costruire ponti tra chi fa ricerca e chi lavora ogni giorno con le persone, per dare alla conoscenza un impatto reale.

Durante la serata abbiamo voluto anche dire grazie.
Grazie al Comitato Scientifico dei 2R Talks, che con competenza e passione guida il nostro percorso.
Grazie alle associazioni Physio Ticino, ASE Ticino e PhysioSwiss Ticino, che ci accompagnano da sempre come partner istituzionali.
E grazie a tutti i relatori e partecipanti che, nel corso di questi cinque anni, hanno condiviso idee, esperienze e tempo per far crescere insieme questo progetto.

Un ringraziamento speciale a Christian Bernasconi per il suo prezioso contributo, alla SUPSI per l’ospitalità e il sostegno continuo e a DNAMED, partner tecnico del progetto fin dalle sue origini, per la collaborazione costante e la vicinanza nel promuovere innovazione e strumenti digitali al servizio della riabilitazione.

Cinque anni sono solo l’inizio: continuiamo a costruire insieme uno spazio di confronto libero, curioso e aperto al futuro della riabilitazione.